"Ricorda del passato ciò che ti fa felice": Francesca Tamani e la formula segreta di Jane Austen
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"Ricorda del passato ciò che ti fa felice" è molto più di una citazione: è diventata la filosofia di vita di Francesca Tamani, autrice de "La Formula di Jane Austen", riedito quest'anno in occasione dei 250 anni dalla nascita della scrittrice inglese. Una frase che risuona perfettamente anche con la mia visione di Lady Nostalgia.
Ho voluto intervistarla perché nel suo lavoro ho ritrovato la stessa passione che anima i miei gioielli letterari: trasformare l'universo austeniano in qualcosa di tangibile, di presente, di indossabile. Lei lo fa attraverso racconti che parlano alle donne di oggi, io attraverso collane e segnalibri che portano con sé l'eleganza di un mondo che sembrava perduto.
Una chiacchierata tra due donne che credono ancora nel potere delle storie di cambiare la vita quotidiana.
Francesca, come mai hai sentito il bisogno di scrivere "La Formula di Jane Austen"? Cosa ti ha spinta a dedicarle questo libro?
La formula di Jane Austen nasce dall’intento di raccontare storie di donne contemporanee ispirandomi a frasi, personaggi e situazioni tratte dai romanzi di Jane Austen. L’idea alla base del progetto era dimostrare quanto l’universo femminile raccontato da Austen sia ancora incredibilmente attuale: le sue eroine, con i loro dubbi, desideri, fragilità e forza, parlano ancora oggi a chi si confronta con relazioni, scelte difficili, aspettative sociali e ricerca di sé. Attraverso la rilettura di alcune frasi tratte dai romanza di Austen, ho voluto rievocare profili senza tempo mostrando che i percorsi interiori delle donne restano sorprendentemente simili al di là delle epoche e del contesto storico e sociale.
Quale delle protagoniste austeniane senti più vicina a te e perché?
Tra i personaggi di Jane Austen, sento particolarmente vicine a me tre figure femminili molto diverse, ma che riflettono sfaccettature del mio carattere. Elizabeth Bennet mi rispecchia per il suo orgoglio e il bisogno di affermare la propria dignità anche a costo di sembrare ostinata; come lei, tendo a giudicare con prontezza, ma anche a rimettermi in discussione. In Marianne Dashwood riconosco la mia impulsività emotiva: la sua intensità, la spontaneità con cui vive le emozioni, spesso senza filtri, riflette il mio modo di sentire profondo e immediato. Infine, in Anne Elliot ritrovo quella parte di me più silenziosa e sottomessa, capace di sacrificarsi, di adattarsi alle aspettative altrui, anche a costo di mettere da parte i propri desideri.
Tu hai iniziato a leggere Austen molto giovane, come molte di noi. Cosa è cambiato nel rileggerla da adulta?
Da giovane leggevo i romanzi di Jane Austen soprattutto per immedesimarmi nelle trame delle storie d’amore eleganti e raffinate, affascinata dai balli, dai corteggiamenti e dalle ambientazioni dell’epoca. Con il tempo, però, ho imparato ad apprezzare maggiormente altri aspetti, quali la sua ironia sottile, la critica sociale e la profondità psicologica dei personaggi. Ora che sono adulta, mi colpisce la lucidità con cui Austen osserva le dinamiche familiari, le convenzioni sociali e il ruolo delle donne nella sua epoca: temi che da ragazza coglievo solo in superficie.
Nel tuo libro parli di "nostalgia" e di un "mondo che non c'è più" - è un sentimento che condivido molto e che mi ha portata a creare Lady Nostalgia. Hai ritrovato questo sentimento nell'universo di Jane Austen?
“Ricorda del passato ciò che ti fa felice” può essere considerato il sottotitolo del libro ed è uno degli aforismi che ho estrapolato dall’opera della scrittrice e che ha rappresentato il filo conduttore della mia raccolta di racconti. Ho voluto applicare questa “ formula” a storie di vita quotidiana e contemporanea e il risultato è stato quello di evocare ricordi di momenti felici e positivi come un bagaglio dal quale attingere nei momenti bui della vita. Il tema della nostalgia del passato non è uno dei motivi centrali nei romanzi di Austen, tuttavia emerge in modo sottile e implicito nel momento in cui descrive le trasformazioni dell’epoca nella quale scriveva, i cambiamenti dovuti alla rivoluzione industriale, l’ascesa della classe borghese, il declino dell’aristocrazia e gli effetti delle guerre napoleoniche.
Per quanto riguarda l’opera, il romanzo nel quale la nostalgia è più evidente, a mio avviso è Persuasione, nel quale Anne Elliot la protagonista rimpiange profondamente la decisione presa otto anni prima. Il romanzo è pervaso da un senso di rimpianto, occasioni perdute e dal desiderio di rivivere ciò che è passato.
Come Jane Austen ha influenzato la tua storia di scrittrice? In che modo ha formato il tuo stile narrativo?
Leggere Jane Austen ha influenzato profondamente i miei gusti letterari, portandomi ad amare il genere romance, ma soprattutto mi ha affascinato per la sua capacità unica di osservare e restituire con straordinaria precisione i dettagli della realtà. Austen è una finissima conoscitrice della psicologia umana, in particolare di quella femminile, e riesce a descrivere emozioni, pensieri e dinamiche interiori con una lucidità che sorprende per la sua modernità. Ciò che apprezzo più di tutto, però, è la sua ironia sottile e intelligente, con cui smaschera le ipocrisie sociali e racconta i sentimenti senza mai cadere nella retorica.
Se Jane Austen si trovasse qui oggi, cosa pensi che direbbe delle donne del 2025?Cosa "regala" Jane Austen alle sue lettrici?
Se Jane Austen si trovasse qui oggi, credo che sarebbe colpita dalla libertà e autonomia conquistate dalle donne del 2025: la possibilità di scegliere chi essere, chi amare, che strada percorrere. Probabilmente sarebbe affascinata dai traguardi raggiunti, ma non mancherebbe di osservare – con la sua solita ironia – le nuove contraddizioni della modernità, i condizionamenti sociali ancora presenti, le pressioni legate all’apparenza, al successo, ai ruoli da ricoprire. Con la sua acutezza, ci inviterebbe a guardare più a fondo, a coltivare l’intelligenza, l’indipendenza e il pensiero critico.
Ciò che Jane Austen regala alle sue lettrici è proprio questo: la possibilità di riconoscersi, di sentirsi viste e comprese. Attraverso le sue protagoniste, spesso imperfette, intelligenti, ironiche e capaci di evolvere, ci incoraggia a credere nel valore della propria voce e nella forza del cambiamento personale. I suoi romanzi ci ricordano che anche nei contesti più rigidi è possibile scegliere con coraggio, pensare con autonomia e amare con consapevolezza.
Quali sono i tuoi prossimi progetti letterari? Stai lavorando su qualcosa di nuovo?
Al momento sto lavorando a due racconti che parteciperanno a concorsi letterari dedicati alla celebrazione del 250° anniversario di Jane Austen: è un’occasione speciale per rendere omaggio alla sua eredità, reinterpretandola in chiave personale e creativa. Parallelamente, sto scrivendo anche un saggio romanzato su una scrittrice italiana dei primi del ’900, una figura affascinante e poco conosciuta che mi ha colpita profondamente. È un progetto a cui tengo molto, ma per ora preferisco non svelare troppi dettagli, perché è ancora in fase di elaborazione. Posso solo dire che unisce ricerca storica e immaginazione, proprio come piace a me.
Quale pensi sia il romanzo austeniano più adatto a chi si avvicina per la prima volta alla scrittrice?
Credo che "Orgoglio e pregiudizio" sia il romanzo ideale per chi si avvicina per la prima volta a Jane Austen. È forse la sua opera più celebre e amata, e racchiude in sé tutti gli elementi che rendono la sua scrittura unica: una protagonista vivace e intelligente, un amore che nasce e cresce attraverso il confronto e il cambiamento, una raffinata critica sociale, e naturalmente l'ironia sottile che attraversa ogni pagina. Elizabeth Bennet e Mr. Darcy sono personaggi entrati nell'immaginario collettivo, ma quello che continua a colpire è l'attualità dei temi trattati: il giudizio affrettato, l’orgoglio personale, le dinamiche familiari, la ricerca di un equilibrio tra sentimento e indipendenza. Orgoglio e pregiudizio è un perfetto punto di partenza perché è coinvolgente, accessibile e profondamente rappresentativo dello stile e del mondo di Jane Austen.
Un ultimo consiglio per le nostre lettrici: come far entrare un po' della magia dei romanzi austeniani nella vita quotidiana?
Un modo per far entrare un po’ della magia dei romanzi austeniani nella vita quotidiana è imparare a guardare il mondo con occhi più attenti e consapevoli, proprio come fanno le sue protagoniste. Significa dare valore ai piccoli gesti, alle parole scelte con cura, alle relazioni autentiche. Può voler dire ritagliarsi momenti di calma, leggere con lentezza, scrivere una lettera invece di un messaggio veloce, o semplicemente coltivare l’ironia e l’intelligenza emotiva nelle conversazioni di ogni giorno. Austen ci insegna che anche in una realtà apparentemente ordinaria si nasconde profondità, bellezza e possibilità di cambiamento , basta saperle cogliere. Portare un po’ del suo mondo nella nostra vita è un invito a vivere con più eleganza, spirito critico e autenticità.
Ringrazio Francesca per aver condiviso con noi la sua passione austeniana e per averci ricordato che "anche in una realtà apparentemente ordinaria si nasconde profondità, bellezza e possibilità di cambiamento, basta saperle cogliere."
Le sue parole risuonano profondamente con la filosofia di Lady Nostalgia: trasformare piccoli frammenti del passato in bellezza quotidiana, portare l'eleganza di un mondo che sembrava perduto nel nostro presente frenetico.
Francesca non si è fermata a Jane Austen: nel suo percorso letterario ha esplorato anche altre figure femminili straordinarie, come nel suo libro "Virginia Woolf e la torta al cioccolato" e nel più recente "Louisa ed Ellen. Louisa May Alcott ed Ellen Emerson. Storia di un'amicizia" (di cui abbiamo già parlato in questa intervista). Ogni volta riesce a farci scoprire come le grandi scrittrici del passato possano essere guide preziose per le donne di oggi.
Se anche tu credi che alcune storie siano davvero senza tempo, se pensi che la bellezza autentica valga più delle mode passeggere, allora forse i gioielli Jane Austen sono fatti per te. Perché ogni collana, ogni segnalibro racchiude quello che Francesca chiama "il bagaglio dal quale attingere nei momenti bui della vita": la certezza che l'eleganza, l'intelligenza e la grazia non passano mai di moda.
"La Formula di Jane Austen" di Francesca Tamani, edizione limitata per i 250 anni dalla nascita della scrittrice, è disponibile contattando direttamente l'autrice o presso la libreria "I Libri di Mary" a San Pancrazio.
I gioielli della collezione Jane Austen sono disponibili su ladynostalgia.it